La Parola del Parroco
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01 Settembre 2014
In questa domenica di fine agosto, come ormai capita da qualche anno, la nostra Comunità Pastorale ricorda il suo patrono, il beato Cardinal Alfredo Ildefonso Schuster. Quello di quest'anno è un appuntamento particolare, perché cade a 60 anni dalla sua morte, avvenuta proprio nel Seminario di Venegono. Lo ricorderemo in maniera sobria, come sobria è stata tutta la vita del Cardinal Schuster. Lo ricorderemo con ciò che per noi cristiani ė essenziale per vivere la festa, quella Eucaristia che ė stata il centro della vita sacerdotale del Cardinale.
Non possiamo dimenticarcelo: al centro di ogni festa per noi cristiani c'è l'Eucaristia, e da lì, poi, nascono anche altre espressioni di gioia e di fraternità. Dispiace vedere come in certe occasioni l'Eucaristia sia un "pretesto" per fare altre cose, una specie di "attaccapanni" a cui si appendono altre realtà che a volte con l'Eucaristia non hanno nulla a che fare. Al centro di ogni festa, ma potremmo dire di ogni domenica, c'è l'Eucaristia. E ciò che deve essere curato in ogni festa è in modo speciale l'Eucaristia, sia a livello comunitario, con la preparazione accurata della liturgia, sia a livello personale con la preparazione del cuore, anche con la celebrazione del sacramento della confessione. Che senso ha per un cristiano partecipare a una festa (quella del Patrono, ma anche ad una festa di matrimonio, alla festa di prima Comunione o di Cresima) semplicemente da spettatori (nel senso letterale del termine, di persone che assistono a uno spettacolo), senza preparare il cuore ad incontrare il Signore nell'Eucaristia?
Iniziare il nuovo anno affidandoci all'intercessione del Beato Card. Schuster è perciò riscoprire anche il senso originario della festa cristiana.
E non dimentichiamo in questo giorno neppure il Cardinal Carlo Maria Martini: nel suo ministero episcopale ha fatto brillare sulla nostra Chiesa di Milano l'altra grande luce che, nell'Eucaristia e con l’Eucaristia, orienta il cammino di ogni credente, la luce della Parola di Dio: "Lampada sui miei passi, Signore, è la tua Parola".
Ricordare chi ci è stato testimone della fede in Gesù è anche impegnarci a raccogliere il suo prezioso insegnamento e a renderlo vivo nelle mutate situazioni che siamo chiamati ad affrontare.