La Parola del Parroco

Quella che abbiamo vissuto è stata un'estate con tante nuvole e anche con tante piogge. Abbiamo invocato tante volte il sole che, come ogni cosa, lo si apprezza quando non lo si può avere.

Ma non è stata un'estate nuvolosa solo per le condizioni climatiche. Altre nuvole e altra pioggia si sono scatenate su tante popolazioni di questo nostro mondo: la guerra tra Hamas e Israele, i cristiani cacciati dalla loro terra in Iraq, la devastazione continua in Siria, i venti di guerra in Libia, le paranoiche scorrerie di Boko Haram in Nigeria, la guerra in Centrafrica, in Congo, in Ucraina, i profughi che muoiono cercando in mare una pace che non hanno nella loro terra... La lista si fa lunga...

L'estate che abbiamo vissuto ha portato con sé una pioggia di sangue, anche di tanti innocenti, che ha offuscato il sole della pace e del senso stesso della umanità.

Fortunati noi a non essere toccati dalla follia della violenza e della guerra, ma proprio perché non siamo toccati da tutto questo, a maggior ragione ci dobbiamo sentire impegnati a invocare il sole della pace e della giustizia: anzitutto per i nostri fratelli cristiani, e poi per tutti gli uomini di buona volontà; e non dobbiamo dimenticare neppure i signori della guerra, perché il cuore di pietra sia trasformato in cuore di carne.

Il nostro ritrovarci ogni domenica per la celebrazione dell'Eucaristia è l'offerta del sacrificio di Gesù, il principe della pace, colui che con l'offerta di se stesso sulla croce fa di tutti i popoli un popolo solo.

Se vogliamo la pace, non dimentichiamoci dell'Eucaristia, sacrificio di riconciliazione. Partecipare all'Eucaristia è diventare uomini e donne di pace, liberi da ogni forma di rivendicazione o di vendetta, pronti - come tanti nostri fratelli nella fede - anche al sacrificio di noi stessi.

L'Eucaristia ė l'unico vero sole che riesce a fugare ogni nuvola che intristisce il nostro cuore e il cuore dell'intera umanità. Ed è un sole che, se vogliamo, sorge ogni giorno nella nostra vita e nel nostro cuore.