La Parola del Parroco
Home > La Parola del Parroco > La Parola del Parroco del 17 Maggio 2014
17 Maggio 2014
Il tempo pasquale è un po' come il tempo che gli Apostoli con Maria hanno vissuto nel Cenacolo dopo la risurrezione di Gesù: tempo di preghiera, tempo di attesa e di invocazione dello Spirito, tempo per essere confermati nella fede, tempo per prepararsi alla missione. Così dovremmo vivere anche noi questo tempo, e gli stimoli per farlo non ci mancano.
La preghiera a Maria nel mese a lei dedicato, soprattutto il Rosario, è una grande invocazione, e il primo dono da invocare è proprio il dono dello Spirito. La ripetizione delle parole esprime la costante apertura del cuore verso il mistero e verso l'accoglienza dello Spirito che continuamente rinnova la vita e rende efficace la risurrezione di Gesù.
Questo tempo è anche il tempo in cui normalmente vengono celebrati i sacramenti, che, ricordiamocelo sempre, sono doni che raggiungono la chiesa intera. Nella celebrazione dei Sacramenti ogni credente si deve sentire raggiunto dalla forza dello Spirito, che conferma nella fede, che rinnova l'amore, che rende forti nella testimonianza e nella missione.
Troppo spesso, purtroppo, i sacramenti sono vissuti da spettatori, come qualcosa che riguarda gli altri, o peggio ancora, come un 'gioco da bambini', e non tocca minimamente la vita di chi vi partecipa. Faccio qualche esempio: che senso ha partecipare a una Prima Comunione e non fare la Comunione? Che senso ha partecipare alla Cresima e non essersi preparati spiritualmente a questo evento, magari con il Sacramento della confessione? Che senso ha partecipare al matrimonio di qualche amico e pensare a tutto tranne che a pregare? Mi domando se per caso non abbiamo ridotto i sacramenti ad una sorta di 'attaccapanni' a cui appendiamo di tutto, ma che non viviamo nella loro sostanza!
Lasciarsi coinvolgere dalla forza dello Spirito vuol dire accogliere la grazia dello Spirito lì dove Lui soffia e vive, anche nella grazia dei sacramenti. Ma perché i sacramenti siano un incontro vivo con Gesù ė necessario preparare il cuore nella preghiera e nella invocazione.
L'esempio della vergine Maria è illuminante.
Con lei, come gli Apostoli nel cenacolo, invochiamo il dono dello Spirito.