La Parola del Parroco
Home > La Parola del Parroco > La Parola del Parroco del 11 Maggio 2025
11 Maggio 2025
Non solo l’inaspettata fumata bianca, giovedì pomeriggio, ha sorpreso tutti, che ormai attendevano quella serale, ma la stessa elezione del card. Prevost, pur nell’elenco dei “papabili”, è stata una improvvisata dello Spirito Santo. L’Amore di Dio che di tutti fa una cosa sola ha reso concordi i cardinali elettori provenienti da tutto il mondo che forse per la prima volta si vedevano e parlavano tra di loro. E questo, per me, è un segno tangibile che la Chiesa è guidata da Dio e che nello stesso tempo viviamo in un’epoca in cui buoni pastori si mettono in ascolto di Dio e del popolo di Dio. Si mostra così vero il motto episcopale del card. Prevost, religioso agostiniano: «In illo uno unum», parole di S. Agostino che significano: «Nell’unico [Cristo] siamo uno».
Non conosco il nuovo papa Leone XIV e, come molti, attingo da internet la sua biografia. Non è possibile ipotizzare perché abbia scelto questo finché ce lo dirà lui stesso (se vuole), al di là di plausibili supposizioni. Per ora dobbiamo limitarci a rileggere le sue prime parole che ha voluto scrivere in quell’ora (tremenda) tra l’elezione e la prima benedizione. Non credo che lo abbia fatto per esprimersi meglio in italiano (che parla abbastanza bene) ma anche per dire le parole giuste che aveva nel cuore; le parole che hanno riecheggiato quelle ascoltate sulla bocca dei cardinali nei giorni precedenti dei “novendiali” durante le congregazioni; le parole della gente comune che, come ho ascoltato nelle interviste dei giorni scorsi, auspicava che il nuovo papa, oltre a proseguire l’opera di papa Francesco, soprattutto si impegnasse per la pace.
Ed ecco allora le sue prime parole che, in verità – come lui stesso ha precisato – sono le parole del Risorto: «La pace sia con tutti voi». Parole illustrate con l’immagine, più volte ribadita, del “ponte”; parole che sono invito e appello a credere nel dialogo, nell’incontro; a essere una Chiesa missionaria, «una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono».
Ci ha invitato, alla fine, a pregare Maria che «vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore». Allora, in questo mese di maggio dedicato alla Madre della Chiesa, le affidiamo nella preghiera il nuovo papa Leone XIV a cui, già fin d’ora, deve andare il nostro affetto e il nostro proposito di seguirlo come nostro pastore.