La Parola del Parroco
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19 Maggio 2024
C'è un noto inno allo Spirito Santo (Vieni Santo Spirito) che così invoca: «Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, raddrizza ciò ch'è sviato». In questo giorno di Pentecoste, la solennità che si colloca cinquanta giorni dopo la S. Pasqua e nella quale celebriamo la prima discesa dello Spirito Santo su Maria, gli apostoli e i discepoli, invito a pregare queste parole. Su noi che crediamo nella risurrezione di Gesù Crocifisso e nella potenza dell’amore del Padre che ha vinto la morte e il peccato, scenda in abbondanza lo Spirito; su noi che viviamo in questa umanità segnata dal male che deturpa, dall’aridità dell’indifferenza e dell’egoismo, dalle ferite di tante (troppe) guerre e conflitti, dalla rigidità dei nazionalismi, dalla durezza del cuore di chi vuole le guerre, dal gelo dei rapporti diplomatici, dalle deviazioni dal cammino verso la pace.
Discenda su di noi e ci renda capaci di chiedere perdono dei nostri peccati perché siano lavati via dalla misericordia purificatrice. Ci permetta di innaffiare con la carità e l’amore le relazioni che dobbiamo costruire con tutti. Ci faccia sentire l’urgenza di sanare i rapporti interrotti per portare pace tra di noi. Ci dia la forza di piegare la durezza dei giudizi. Plasmi il nostro cuore perché si scaldi di fronte a tante povertà. Ci riporti sulla retta via quando siamo tentati di risolvere i problemi con la conflittualità.
Se da una parte guardiamo con preoccupazione a ciò che succede nel mondo e ci sentiamo impotenti a cambiare tante situazioni di male, pensiamo a quel piccolo gruppo di discepoli (non migliori di noi, se non la Beata Vergine Maria!) che ripieni di Spirito Santo hanno iniziato ad annunciare quel Vangelo che ha cambiato il mondo! Hanno dato vita alla prima comunità cristiana senza grandi pretese di conquistare il mondo, ma cominciando a vivere uniti con «un cuor solo e un’anima sola». Da quella comunità poi sono nate tutte le comunità cristiane disseminate sulla terra e in questi venti secoli, generando relazioni di amore e carità.
Come si dice, se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo iniziare a cambiare noi stessi. E ciò è possibile se ci lasciamo forgiare dallo Spirito di Gesù, lo Spirito dei figli di Dio, per vivere qui e ora l’amore che Gesù ci ha comandato di avere gli uni verso gli altri, come Lui ha amato noi. Solo così sarà sincera la nostra preghiera per la pace nel mondo.