La Parola del Parroco
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21 Gennaio 2024
Uno sguardo veloce dall’altare verso l’assemblea dei fedeli radunati per la celebrazione eucaristica fa balzare subito all’occhio le “teste bianche” di molti. E contando anche le tinte che nascondono la canizie di molte signore, si deve concludere che l’età media dei “praticanti” è alta. È poi da considerare che numericamente la presenza alle Ss. Messe è diminuita, nonostante ci sia la stramba mania di disseminarsi per la chiesa, anche dietro le colonne (forse per sonnecchiare), che può dare l’impressione di un riempimento. Tale calo (anche dei sacerdoti) comporterà una riduzione del numero delle Ss. Messe festive oltre che alla rimodulazione degli orari che è al vaglio del Consiglio Pastorale.
Detto ciò, non si può trascurare il fatto che in alcune celebrazioni, soprattutto a quella festiva delle ore 10.30, siano presenti alcune famiglie giovani con i loro bambini piccoli. E al mio sguardo dall’altare ciò offre una visione che rallegra (non che gli anziani mi rattristino, anzi…). È subito da aggiungere che questa presenza a volte può risultare faticosa nel momento in cui i figlioletti iniziano ad essere turbolenti. Ciò genera un po’ di imbarazzo nei genitori che escogitano di tutto per tranquillizzare, un po’ di nervosismo nei vicini. Gli anziani tra questi sbuffano pensando (e vorrebbero anche dirlo a quei genitori) che quando erano neomamme o neopapà si alternavano nella presenza alla S. Messa per evitare di portare i loro pargoli con il rischio di dare fastidio… I tempi però sono cambiati e credo che sia importante favorire la presenza delle (poche) giovani famiglie, aiutandole nella gestione dei bimbi. Per questo da domenica prossima, 28 gennaio Festa della S. Famiglia, alla S Messa delle ore10.30, su iniziativa dell’Azione Cattolica della Comunità, con l’aiuto di chi si renderà disponibile, ci sarà un “servizio di accoglienza” delle giovani famiglie. Per ora questo avverrà a Venegono Inferiore: si cercano volontari anche per l’altra parrocchia. Oltre che a dare il benvenuto, accompagneranno le famiglie nella zona a fianco l’altare verso la sacrestia. Saranno aiutate nell’accudimenti dei piccoli, anche con semplice animazione, approfittando della sacrestia come “spazio di sfogo” soprattutto quando inizierà qualche strillo (pur salutare per chi sonnecchia…).
Ringrazio chi si adopererà per questo servizio e invito a far passare la voce anche a quelle famiglie che non osano più venire alla S. Messa proprio nel timore di disturbare portando anche i loro bambini. È importante mostrare il volto di una comunità che accoglie e che accompagna nel cammino della fede.