La Parola del Parroco
Home > La Parola del Parroco > La Parola del Parroco del 10 Dicembre 2023
10 Dicembre 2023
“È brutto dipendere dagli altri”. Me lo sento dire spesso dagli anziani. La salute malferma e gli impacci dell’età impediscono la piena autonomia. Ciò costringe a chiedere aiuto, ma soprattutto a non fare più quello che si vuole e come si vuole. E si deve dipendere… Certamente ogni limitazione della nostra libertà di agire, anche quando non si è anziani, è da noi vissuta con una certa sofferenza e insofferenza. Un senso di ribellione sorge dal nostro cuore e dalla nostra mente e si fa di tutto per ristabilire la piena autonomia, anche a costo di aggravare ulteriormente la nostra situazione.
E se imparassimo a fare dalla necessaria “dipendenza” dagli altri un cammino virtuoso che maggiormente rinsalda i vincoli affettivi e amicali? Soprattutto oggigiorno, affetti dall’individualismo, possiamo imparare ad essere maggiormente riconoscenti. Anzitutto nella capacità di sapere dire “grazie” a tutti coloro che ci aiutano, ma anche “grazie a Dio” che ci sono! Per chi è solo la situazione di bisogno diventa drammatica a volte. Riconoscenza però significa anche saper riconoscere: dobbiamo infatti impegnarci a riconoscere che non possiamo pensarci e vivere da soli. Noi viviamo di relazioni. Sembra un concetto banale ma nella nostra società individualista spesso è negato.
Se invece siamo consapevoli di questa “naturale” interdipendenza, allora anche nel momento in cui essa è più necessaria per soddisfare i nostri bisogni, non la vivremo come una mancanza o una colpa. Né dovremo sentirci in debito verso chi ci aiuta. Mi ha colpito l’affermazione di un genitore in difficoltà nel portare a catechismo il figlio, per gli impegni di lavoro, ma riluttante a chiedere un aiuto ad altri genitori, perché “altrimenti mi tocca sdebitarmi”.
Mi vengono in mente le parole di San Paolo: «Non abbiate altro debito con alcuno se non di amarvi gli uni gli altri» (Rm 13,8). È all’insegna dell’amore vicendevole che Gesù ci ha comandato che dobbiamo aiutarci gli uni gli altri. E ciò non è solo amare gli altri ma anche lasciarsi amare dagli altri: quanto è difficile! Se pensiamo all’episodio della lavanda dei piedi, potremmo assomigliare a Pietro che non voleva lasciarsi lavare i piedi da Gesù. Quindi lasciamo che gli altri ci “lavino i piedi”, ci amino con quella carità che è anche servizio, aiuto, soccorso, da cui dipendere. Avvicinandoci al S. Natale di Gesù contempliamo il nostro Dio che si è fatto uomo, che si è fatto bambino e come ogni bambino ha voluto dipendere, per vivere, dalle cure, attenzioni, affetto, sostentamento da parte di una madre e di un padre. Anche Lui ha dovuto aver bisogno degli uomini!