La Parola del Parroco
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18 Giugno 2023
Fra pochi giorni inizierà l’estate. Molte attività pastorali e sociali vengono sospese in concomitanza con le vacanze degli studenti e con le meritate ferie di molti lavoratori. I ritmi di vita di molte famiglie si rallentano e quel correre affannoso, che caratterizza gran parte della loro vita, finalmente cessa. Perché non approfittarne per dedicare un po’ di tempo alla cura di se stessi e della propria spiritualità (della propria “anima” si diceva una volta)? Nella sua proposta pastorale di quest’anno, il nostro Arcivescovo scrive: «Anche nella città secolare, anche nella società confusa e smarrita, anche nella vita frenetica e distratta sembra che sia riconosciuta l’importanza della spiritualità».
Mons. Delpini evidenzia che proprio alla frenesia della vita quotidiana si contrappone un moto di ribellione interiore spesso soffocato dal senso del dovere e dalla cultura dominante che impone di essere sempre al top. È la ribellione di chi avverte che tutto quello che fa non basta a dare senso proprio a quello che fa. Il senso deve essere cercato altrove. Oltre il materialismo, oltre l’efficienza, oltre la perfezione. Si avverte una inquietudine. Dice l’Arcivescovo: «I discepoli di Gesù hanno imparato a dare un nome all’inquietudine, a riconoscere la dimensione spirituale come essenziale per la vita, ma la interpretano come un’invocazione. Citiamo spesso sant’Agostino, un uomo così antico che offre una parola per leggere vicende di ogni tempo: “Ci hai fatti per te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te” (Le confessioni, 1,1,1)». L’inquietudine non può essere solo appagata dalla ricerca di un benessere individuale psicofisico. L’inquietudine dell’uomo si acquieta se si apre all’Altro e quindi all’altro perché si è compreso che non possiamo bastare a noi stessi.
Vi invito allora a trovare il tempo, in questo periodo estivo, da dedicare alla preghiera, magari visitando luoghi sacri (le nostre stesse chiese molto spesso deserte!), santuari o fermandosi a contemplare il creato per lodare il Creatore. Nello stesso tempo sollecito a donare tempo anche agli altri, visitando le persone anziane sole o nelle case di riposo, i malati, i parenti che non si riescono ad incontrare solitamente. Infatti, dice mons. Delpini, «La spiritualità non si riduce a una ricerca di quello che mi fa star bene, ma diventa itinerario, ricerca. Uomini e donne intuiscono che la via per “stare bene” non è quella che conduce a ripiegarsi su di sé, ma quella che porta a un incontro».
Buona estate!