La Parola del Parroco
Home > La Parola del Parroco > La Parola del Parroco del 11 Giugno 2023
11 Giugno 2023
La nostra Comunità Pastorale assieme alla parrocchia di Castiglione Olona, oggi rende grazie al Signore con don Luca per i suoi primi 10 anni di presbiterato. Lui (ma anche il sottoscritto) ritiene che non debba essere al centro della festa perché una tale ricorrenza deve esssere vissuta nel segno della riconoscenza a Dio da parte di tutta la Comunità cristiana. È festa di Chiesa nella varietà dei ministeri e carismi.
Avrete notato che ho scritto “presbiterato” e non “sacerdozio”. Forse la prima parola è un po’ difficile (tant’è che nel tempo si è storpiata da “presbitero” in “prete”) ma dovremmo abituarci a questo termine più appropriato, riservando la parola “sacerdozio” a ciò che è caratteristica di ogni battezzato. Oguno infatti è reso simile a Gesù, sacerdote, re e profeta ed è chiamato a fare di se stesso e della sua vita l’offerta gradita a Dio, ad offrire a Dio nell’eucaristia il sacrificio di Gesù. Si dice infatti nella preghiera eucaristica: “ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale”. Questo “servizio” non è (solo) quello del prete che presiede, ma è di tutti i battezzati che partecipano alla celebrazione.
I preti sono deputati a far vivere il sacerdozio di tutti, e a nome del popolo di Dio presiedono la celebrazione dell’eucaristia, l’offerta di Cristo al Padre per la nostra salvezza, senza la quale offerta non siamo in grado di vivere l’offerta di noi stessi.
Questa dinamica celebrativa del rapporto tra presbitero e comunità deve essere la stessa per ogni aspetto della vita cristiana, della crescita nella fede, della pastorale. Mi pare bello allora rendere grazie al Signore per i 10 anni di ministero di don Luca che in questi anni di ministero nella nostra Comunità Pastorale ci ha invitato a comprendere l’importanza della maturità cristiana (essere “adulti” nella fede e non solo) e la necessità di esprimere ed esercitare il proprio sacerdozio senza deleghe o inerzie perché deve far tutto il prete, soprattutto nei vari servizi che alcuni sono chiamati a svolgere nella Comunità. Noi oggi vogliamo pregare per lui e per tutti i preti. Invito a farlo anche nella processione eucaristica che, tempo pemettendo, faremo questa sera. È il segno del popolo in cammino con al centro Gesù, presbiteri e fedeli laici assieme; popolo in cammino perché vivo; popolo in cammino che testimonia la sua fede in Colui che è la guida, che sostiene i nostri passi con il suo pane e che non ci abbandona mai perché resta sempre con noi.