La Parola del Parroco
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12 Marzo 2023
Nei tempi forti di Avvento e Quaresima siamo soliti raccogliere offerte frutto di rinunce volontarie da parte degli adulti. È un gesto di “carità”. La raccolta è devoluta ad un progetto da realizzare spesso in terra di missione, secondo le indicazioni che la Diocesi fornisce attraverso Caritas Ambrosiana oppure secondo le proposte arrivate dai “nostri” missionari o da nostri parrocchiani legati ad associazioni benefiche nel terzo mondo. La nostra Comunità (soprattutto i “praticanti”) ha sempre dimostrato molta generosità.
Per questa Quaresima abbiamo fatto una scelta che potrebbe incontrare qualche perplessità e meno generosità. Infatti quanto raccoglieremo andrà ad aiutare alcuni detenuti della Casa circondariale di Busto Arsizio o persone condannate a cui è stata inflitta una pena alternativa alla carcerazione. Concretamente contribuiremo alla creazione di borse di inserimento lavorativo. Si vuole dare l’opportunità ad alcuni di loro di trovare in un lavoro la possibilità di riscatto e di non reiteratre altri reati (recidiva). Ciò avviene attraverso una cooperativa, “La Valle di Ezechiele”, fondata dall’attuale cappellano del carcere di Busto, don David Maria Riboldi, che sarà presente per l’ultimo quaresimale, venerdì 31 marzo a Castiglione Olona, commentando la domanda del Padre Nostro: Rimetti a noi i nostri debiti…
Sappiamo tutti che il sistema carcerario evidenzia molti problemi. Il più grave è che esso spesso non permette di vivere un percorso di recupero perchè chi è condannato possa redimersi e, scontata la pena, possa tornare nella società, reso capace di non ripetere gli errori del passato. La pecentuale di recidiva è molto alta, oltre il 60%.
Ciò vuol dire che molti crimini che rendono più insicura la vita sociale e quella personale sono commessi da persone che non sono state aiutate a cambiare. Se ci fossero più opportunità per farlo, come quella lavorativa, avremmo meno reati e saremmo più sicuri. Nello stesso tempo è necessario che chi vuole riscattarsi dopo la detenzione possa trovare una società disposta a fidarsi e a dare speranza, anche nella concretezza di un posto di lavoro. E questo spesso è difficile per chi ha la “fedina” sporca. Noi discepoli di Colui che è venuto a redimere ogni uomo, di Colui che ci ha insegnato a pregare: Rimetti a noi…come anche noi rimettiamo… siamo quindi chiamati a mostrare, anche con la nostra generosità verso l’iniziativa quaresimale, che vogliamo ridare speranza nella vita a chi desidera avere un’altra chance nella vita.