La Parola del Parroco
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01 Gennaio 2023
Questa domenica coincide con il primo giorno del nuovo anno 2023. Giunga il mio augurio a ciascuno e alle famiglie della nostra Comunità. Che cosa augurare? Credo che le parole di papa Francesco nel messaggio per la Giornata della Pace, che oggi la Chiesa celebra, possano essere un bell’auspicio per il nuovo anno.
Anzitutto ci viene rivolto un invito «a restare svegli, a non rinchiuderci nella paura, nel dolore o nella rassegnazione, a non cedere alla distrazione, a non scoraggiarci ma ad essere invece come sentinelle capaci di vegliare e di cogliere le prime luci dell’alba, soprattutto nelle ore più buie». È vero: molte sono le preoccupazioni pensando al futuro, a partire dalla guerra in Ucraina con le sue conseguenze per tutto il mondo. Tuttavia siamo chiamati a vedere la luce in fondo al tunnel.
È stato il tunnel della pandemia, come ricorda il papa, che «ha provocato, anche con effetti a lungo termine, un malessere generale che si è concentrato nel cuore di tante persone e famiglie, con risvolti non trascurabili» e ha «toccato alcuni nervi scoperti dell’assetto sociale ed economico, facendo emergere contraddizioni e disuguaglianze».
Da questa oscura situazione che cosa abbiamo imparato? Scrive Francesco: «la più grande lezione che il Covid-19 ci lascia in eredità è la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza divina, e che nessuno può salvarsi da solo».
Per questo siamo invitati «a rimettere al centro la parola “insieme”. Infatti, è insieme, nella fraternità e nella solidarietà, che costruiamo la pace, garantiamo la giustizia, superiamo gli eventi più dolorosi… Non possiamo più pensare solo a preservare lo spazio dei nostri interessi personali o nazionali, ma dobbiamo pensarci alla luce del bene comune, con un senso comunitario, ovvero come un “noi” aperto alla fraternità universale. Non possiamo perseguire solo la protezione di noi stessi, ma è l’ora di impegnarci tutti per la guarigione della nostra società e del nostro pianeta, creando le basi per un mondo più giusto e pacifico, seriamente impegnato alla ricerca di un bene che sia davvero comune».
Dunque ci auguriamo che nel nuovo anno possiamo crescere nella fraternità dentro la nostra Comunità ma anche con coloro che non ne fanno parte e che vogliono costruire una società più solidale. Per questo incoraggio a promuovere iniziative che ci vedano collaborare insieme, lavorare insieme per costruire un mondo migliore.