La Parola del Parroco
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30 Ottobre 2022
Con questa domenica concludiamo le celebrazioni per l’amministrazione della S. Cresima ai nostri ragazzi e ragazze di Prima Media. Il loro cammino verso il completamento dell’Iniziazione Cristiana, cominciato con il loro S. Battesimo, non è stato semplice a causa delle restrizioni necessarie per contenere il contagio da Convid-19 e quindi il percorso catechetico ha dovuto subire cambiamenti e spesso è stato vissuto online. Nonostante ciò, essi sono giunti a questo punto non di “arrivo” ma di “partenza”. Infatti, con la S. Cresima ricevono la pienezza del dono dello Spirito santo e quindi sono abilitati a vivere da cristiani: ora tocca loro vivere da figli di Dio, seguire Gesù, diventare veramente uomini e donne salvati e decisi ad amare come Gesù ci ha insegnato.
Detto questo, siamo tutti consapevoli che sono belle parole a cui spesso non seguono i fatti. Negli ultimi decenni, nonostante varie riforme della catechesi, dopo aver ricevuto la S. Cresima molti abbandonano la pratica della fede e la frequenza ai cammini della Pastorale Giovanile. Anche per le famiglie di molti di loro, la S. Cresima è finalmente la celebrazione che fa terminare un impegno avvertito come oneroso, dentro una quotidianità famigliare in cui Dio e la fede non hanno posto.
Eppure non dobbiamo e non possiamo generalizzare. Ad impedircelo è la realtà di una settantina di preadolescenti (delle Medie Inferiori), di una quarantina di adolescenti e una quindicina di 18/19enni della nostra Comunità e di Castiglione Olona (dove don Luca è impegnato) che hanno iniziato i cammini di catechesi e di vita di gruppo, seguiti da una ventina di educatori con don Luca, Christian e Giorgio seminarista. Per alcuni pare essere una realtà “nascosta” dato che spesso si lamentano, ingiustamente, nel vedere “vuoti” gli oratori. Basterebbe essere presenti al lunedì o sabato sera al Centro Shalom per vedere e crederci!
E che dire dei circa cento tra bambini, ragazzi e adolescenti iscritti ai nostri due CSI per giocare a calcio seguiti da una ventina di giovani e adulti con vari ruoli, secondo una logica educativa precisa, come quella del CSI? Per vedere e crederci basta venire nel tardo pomeriggio in Oratorio a Venegono Inferiore (e fra pochi giorni a Venegono Superiore con il nuovo campo “sintetico”). Dobbiamo ringraziare il Signore per tante energie spese nell’educazione dei nostri ragazzi che forse non frequentano più il cortile dell’Oratorio come “ai vecchi tempi”, ma hanno voluto accogliere proposte educative serie di una Comunità che li ha a cuore consapevole di vivere in questo tempo di cambiamento e non in altri, non “ai vecchi tempi”.