La Parola del Parroco
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03 Luglio 2022
Nella scorsa settimana il nostro Arcivescovo ha reso pubblica la sua proposta tematica per il prossimo anno pastorale dal titolo: «Kyrie eleison, Alleluia, Amen - – Pregare per vivere, nella Chiesa come discepoli di Gesù». Essa è incentrata sulla preghiera. Mons. Delpini ritiene importante che nelle nostre Comunità, nelle famiglie e in ciascun cristiano sia ravvivato lo spirito della preghiera. Avremo modo di leggere la proposta (potete già farlo in questi mesi, acquistando o scaricando il testo dal sito della Diocesi, www.chiesadimilano.it) e di commentarla oltre che a mettere in atto le indicazioni e le proposte.
Mi limito ora a proporre una semplice riflessione. Spesso uno dei motivi che si adducono per giustificare il fatto che non si prega è quello della mancanza di tempo, sebbene si aggiunga subito che se uno vuole il tempo lo trova sempre, come per tanti altri impegni. Tuttavia, come dico spesso, pregare non è facile e non dobbiamo credere che la preghiera sia basata su spontaneismo, sulle emozioni, sulla voglia. Come pure non è giusto criticare chi prega solo quando ha bisogno di Dio, “dimenticandosi” di Lui quando tutto va bene.
Nelle prossime settimane estive, sospese molte attività che ci vedono correre di qua e di là e che riempiono le nostre agende, avremo più tempo a nostra disposizione. Perché non sfruttarlo per dare tempo alla preghiera? Perché non sostare in chiesa (spesso deserta) quando ci passiamo accanto? Ci sono poi tanti luoghi artistici come chiese e santuari che possono essere méta di una gita, di cui approfittare per mettersi davanti al Signore e dialogare con lui. Potremmo poi approfittare della consueta proposta dell’Azione Cattolica decanale che il 3 agosto invita ad una giornata di ritiro spirituale.
L’Arcivescovo nella sua proposta motiva la scelta del tema della preghiera riferendosi alla prima lettera pastorale del Cardinal Martini (di cui ricorre quest’anno il decimo anniversario della morte) dal titolo significativo: «La dimensione contemplativa della vita», con cui l’indimenticato pastore provocava la laboriosa Milano a fermarsi per dare spazio a Dio. Molti di noi potranno in queste settimane godersi giorni di riposo in località che offrono panorami incantevoli in mezzo alla natura. Invito a ridestare la “dimensione contemplativa” nell’ammirare il creato perché possa sgorgare dal cuore la lode a Dio nello stupore di tanta bellezza voluta proprio per l’uomo (e che purtroppo l’uomo spesso deturpa). Se manterremo questo sguardo anche al ritorno a casa, forse saremo più propensi a pregare.
Buona estate!