La Parola del Parroco
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28 Marzo 2021
Iniziamo oggi la Settimana Santa; meglio la “Settimana autentica” come invita a chiamarla la recente riforma del Lezionario Ambrosiano. Autentica perché è la “vera” settimana dell’anno liturgico, la settimana eminente fra tutte le altre, nella quale il credente è chiamato a ripercorrere il mistero pasquale di Cristo che per la nostra salvezza soffre, muore e risorge. Autentica perché in riferimento ad essa si devono vivere tutte le settimane dell’anno. La stessa tradizione spirituale e la pietà popolare ci insegnano questo. Infatti ogni giovedì si sottolinea la dimensione eucaristica perché nel giovedì santo/autentico celebriamo l’ultima cena del Signore con il dono dell’Eucaristia. Ogni venerdì rimanda al venerdì santo/autentico in cui riviviamo la morte in croce di Gesù (e la campana “a morto” di ogni venerdì alle ore 15 è invito a pensare alla morte del Signore). Soprattutto ogni domenica è festa ed è il giorno del Signore perché “il primo giorno dopo il sabato” Gesù è risorto: è Pasqua domenica prossima; è Pasqua ogni domenica! Però l’autenticità dei prossimi giorni, soprattutto quelli del Triduo Pasquale, sta nel credere che Gesù, al centro dei misteri pasquali, è l’uomo autentico, immagine vera di ogni uomo, il quale, se vuole essere veramente uomo e vivere con autenticità non può che essere come Gesù: colui che ci ama fino all’estremo! Secondo il Vangelo di Giovanni, dopo essere stato flagellato Gesù viene presentato da Pilato alla folla chiamata a scegliere se far liberare lui o Barabba. E il governatore romano addita Gesù, con la sua maschera di sangue, dicendo: “Ecco l’uomo” (il famoso Ecce homo). Parole che, nella consueta “ironia” del quarto evangelista, se volevano solo “presentare” Gesù, esprimono però la verità di fede: Gesù, nel dono della sua vita per amore, è la verità dell’uomo!
In questi tempi così difficili ci stiamo ponendo molte domande, venendo meno alcune certezze. Gli eventi tragici di questi lunghi mesi ci stanno interrogando sul senso della vita, ci costringono – se accettiamo la sfida – ad andare all’essenziale per chiederci: chi sono io? Chi è l’uomo? Che cosa rende l’uomo veramente uomo?
Invito ad entrare in questa Settimana autentica con il desiderio di contemplare questo “uomo” per poter dire anche noi, come il centurione, sotto la croce: “Veramente costui era Figlio di Dio”, per confessare come Tommaso davanti al Risorto: “Mio Signore, mio Dio”. Quest’anno – rispetto a quello scorso – abbiamo la grazia di poter celebrare i riti del Triduo, adattandoci alle norme anticovid (anche per quanto riguarda gli orari. Non sprechiamo questa grazia: se possiamo e se non abbiamo timori, partecipiamo ai riti; o almeno preghiamo in casa, anche assistendo (senza distrarci) alle celebrazioni trasmesse in TV o sui social media. Buona Settimana Autentica!