La Parola del Parroco
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21 Giugno 2020
Due domeniche fa abbiamo ripreso la celebrazione dei battesimi. Dopo lo stop imposto nei mesi scorsi, tenendo conto ora delle misure restrittive e delle prescrizioni a cui attenersi, la nostra Comunità cristiana con gioia ha accolto nuovi figli di Dio all’interno del popolo di Dio. Abbiamo scelto di battezzare due bambini per ogni celebrazione, in tutte le prossime domeniche fino a metà luglio (per ora), rinunciando per ora al percorso di preparazione svolto dalle nostre catechiste del Battesimo. Questi neobattezzati sono il futuro della nostra Chiesa e un segno grande di speranza soprattutto in questi tempi difficili in cui ci interroghiamo proprio sul futuro. Per molti di loro la scelta del battesimo da parte dei loro genitori era già stata fatta prima dello scoppio della pandemia, costringendo poi a rimandare la celebrazione. Tuttavia il desiderio di non far ancora passare troppo tempo (anche perché diventando più grandicelli i bimbi sono poco “gestibili” in una cerimonia), si è accresciuto proprio nella situazione di incertezza che stiamo vivendo. Nonostante si potrebbero nutrire serie preoccupazioni sul futuro, ha vinto la speranza e la fiducia in quel Dio che non abbandona mai e nel cui amore fedele i genitori hanno voluto che presto si “immergesse” (battesimo) la propria creatura. È infatti storia di salvezza anche questo tempo, questi eventi che faranno storia e che, ci auguriamo, non saranno solo ricordati per le tragedie occorse ma soprattutto per il cambiamento e le novità che hanno innescato.
Anche per quel che riguarda la scelta del Battesimo e la festa in cui inserirlo, siamo chiamati a cambiare (e in parte è già avvenuto). Come dicevo, la scelta di questo fondamentale sacramento deve essere più consapevole e non solo sostenuta dalla tradizione. Per necessità alcuni hanno rinunciato alla “festa in grande” e credo che sia un bene tornare ad una sobrietà (pure economica) con cui fare festa con poco (e con pochi), anche nell’intimità della propria casa. Mi auguro che ciò avvenga anche per la celebrazione degli altri sacramenti (le Prime Comunioni e le Cresime). So che alcuni genitori sono in fibrillazione per sapere le nuove date per questi due eventi (che presto comunicheremo) di non facile realizzazione viste le restrizioni imposte; li invito però a desiderare una festa veramente cristiana e a tornare a partecipare alle S. Messe con i loro figli (forse non sanno che sono riprese le celebrazioni eucaristiche…). C’è bisogno di cambiare…