La Parola del Parroco
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20 Ottobre 2019
Nelle Comunità Pastorali e nelle parrocchie della nostra Diocesi, in questo giorno significativo per la nostra Chiesa ambrosiana celebrando la festa della Dedicazione del Duomo, “chiesa madre” di tutte le nostre chiese, si voterà per le elezioni del nuovo Consiglio Pastorale. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno dato la disponibilità per questo servizio prezioso. La presenza di questo organismo nelle nostre Comunità rende visibile l’immagine di Chiesa che non è solo composta dal clero e dai religiosi che la “gestiscono”, ma è il popolo di Dio intero all’interno del quale alcuni, cioè il Vescovo e i preti suoi collaboratori, rappresentano Gesù, unico vero Pastore, che guida una parte di Chiesa (diocesi, parrocchia…) che vive in un determinato territorio. Nel condurre una Comunità il pastore è chiamato a discernere quello che lo Spirito di Dio suggerisce per essere oggi Chiesa che annuncia la buona notizia del Vangelo di Gesù. E in questo discernimento il pastore deve lasciarsi aiutare anche dalla Comunità, dalle intuizioni che nascono in ogni membro di essa e in particolare in coloro che sono scelti dalla Comunità stessa (con le elezioni) per affiancare il pastore facendo parte del Consiglio Pastorale. Scrive papa Francesco nel documento Evangelii Gaudium: «Come parte del suo mistero d’amore verso l’umanità, Dio dota la totalità dei fedeli di un istinto della fede – il sensus fidei – che li aiuta a discernere ciò che viene realmente da Dio. La presenza dello Spirito concede ai cristiani una certa connaturalità con le realtà divine e una saggezza che permette loro di coglierle intuitivamente, benché non dispongano degli strumenti adeguati per esprimerle con precisione». Personalmente ho molta fiducia di questo “istinto della fede”. Se da una parte la nostra Comunità ha molti volontari che si danno da fare (e ce ne vorrebbero molti di più!), è importante che ci siano coloro che aiutano il parroco (e la diaconia) a riflettere sulla nostra Comunità, su quello che accade, sulle attività che proponiamo per comprendere che cosa c’è da fare, rinnovare, cambiare, togliere, riproporre. E tutto ciò in chiave missionaria e comunionale: sentirsi mandati dal Signore a testimoniare con le parole e con la vita il suo Vangelo a tutti coloro che abitano accanto a noi; e fare della nostra Comunità una casa e una scuola di comunione.
Vi invito quindi a vivere con attenzione le operazioni di voto e a pregare già per coloro che saranno eletti e che faranno parte del nuovo Consiglio. A loro, in futuro, potrete rivolgervi per metterli a conoscenza di ciò che Dio suggerisce nel cuore circa la vita della nostra Comunità, così che essi possano farsi interpreti all’interno del Consiglio e quindi decidere assieme ciò che aiuta la nostra Comunità.