La Parola del Parroco
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09 Giugno 2013
La solidarietà, per un cristiano, non è solo virtù umana, ma è anche realtà profondamente spirituale, che dice di una comunione tra gli uomini che va al di là del semplice aiuto reciproco. Le letture della liturgia di oggi ci parlano di una duplice solidarietà, nel bene e nel male.
La solidarietà nel male è quella causata dal peccato del primo uomo, il peccato originale. Il peccato del primo uomo incide su tutta la realtà. È la distorsione dell'armonia voluta da Dio per tutta la creazione. Il peccato, ogni peccato, ha sempre una rilevanza sugli altri, per quella solidarietà creaturale che lega tutti gli uomini tra loro.
C'è però una solidarietà nel bene, che è ancor più grande della solidarietà nel male, che è più forte della solidarietà nel male. È la solidarietà che nasce dall'essere non solo pensati e creati da Dio, ma dall'essere stato redenti nel figlio di Dio, Gesù Cristo. Gesù vince il male, ricompone in unità tutti gli uomini dispersi, ridona armonia a tutta la creazione. Il suo sacrificio, il dono della sua vita, rende partecipi gli uomini della vita di Dio, quella vita che Dio aveva pensato per gli uomini fin dalla creazione del mondo. È la solidarietà nel bene che nasce dall'essere intimamente uniti a Gesù, dall'essere tutti raggiunti dalla grazia di Dio, dall'essere raccolti nell'abbraccio universale di Gesù che dall'alto della croce raccoglie in unità tutti gli uomini di ogni tempo. Per questa solidarietà nel bene, anche le nostre azioni, quando sono vissute in obbedienza alla volontà di Dio e sono unite nell'offerta al sacrificio che Gesù fa di sé, contribuiscono a rendere migliore il mondo, ponendo dentro il mondo un seme di eternità, un seme di salvezza.
Le nostre azioni non si esauriscono nello stretto cerchio della nostra esistenza, ma per quella solidarietà umana, che nasce dall'essere tutti pensati e tutti redenti in Cristo, hanno sempre una rilevanza su tutta l'umanità, e nello stesso tempo hanno un valore di salvezza eterna.
Coltiviamo la solidarietà nel bene che nasce dall'obbedienza alla volontà di Dio nell'intima comunione con il suo Figlio Gesù.