La Parola del Parroco
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02 Giugno 2013
“Corpo dato come cibo e sangue versato come bevanda”-. Questo è la festa del Corpus Domini. È l’invito a un banchetto specialissimo, di cui non possiamo fare a meno.
Non possiamo farne a meno perché questo banchetto ci sostiene nel cammino della vita. Penso a quei mistici come S. Caterina da Siena o, ai nostri giorni, Marthe Robin, fondatrice dei Foyers de charité, per i quali l’Eucaristia era fondamentalmente l’unico nutrimento umano. Davvero l’Eucaristia è il pane che sostiene nel cammino della vita e ci introduce nel banchetto dell’eternità, ancor più prezioso del pane quotidiano!
Non possiamo farne a meno perché questo banchetto ci fa commensali di Gesù. nell’Eucaristia stiamo a tavola con Gesù come gli Apostoli nel cenacolo, e a tavola con Gesù ci sentiamo tutti accolti, tutti amati, tutti perdonati. A tavola con Gesù godiamo di quella amicizia che è sorgente di gioia e di pace. L’Eucaristia è sorgente di gioia! Il Cardinal Bergoglio nell’omelia per il Corpus Domini di qualche anno fa diceva con grande forza: “La presenza di Gesù contagia di allegria!”.
Non possiamo farne a meno perché l’Eucaristia è “il vincolo che mantiene uniti i discepoli, perché non si disgreghino” (S. Agostino).
L’Eucaristia ci fa essere un cuore solo e un’anima sola.
Troppe sono le divisioni e le contrapposizioni, anche nella comunità cristiana. L’unità che si crea nell’Eucaristia va al di là di ogni diversità, e la celebrazione dell’Eucaristia, se è vissuta con verità, non può non rafforzare i vincoli di comunione, liberandoci da ogni forma di egoismo che ci chiude nella solitudine dell’autoreferenzialità.
Onoriamo il Corpo e il sangue di Cristo e celebriamo l’Eucaristia.
Celebriamola con cuore aperto all’accoglienza e alla riconoscenza.
Celebriamola con gioia e con verità.