La Parola del Parroco
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25 Novembre 2018
Il tempo di Avvento che stiamo vivendo è detto “tempo forte” (assieme al tempo di Quaresima) cioè un tempo liturgico che ci deve vedere più impegnati nel nostro cammino cristiano (anche se è legittima l’obiezione: c’è un tempo in cui si può essere meno impegnati?). Allora vorrei chiedere di impegnarci di più su due aspetti della celebrazione della S. Messa.
Anzitutto la puntualità. Se non ci sono cause di forze maggiori, si deve arrivare prima dell’inizio della celebrazione, perché entrare quando è già cominciata, oltre a recare disturbo, non permette di vivere i riti iniziali della S. Messa che sono importanti al pari della preghiera eucaristica e della Comunione. Peggio è arrivare quando si sta già proclamando la Parola di Dio che è la prima “tavola” a cui sfamarsi (e successivamente alla tavola eucaristica). La Parola di Dio è da rispettare tanto quanto rispettiamo e veneriamo il Santissimo Sacramento. Comunque è bene arrivare con un ragionevole anticipo: per trovare il posto più adatto, per prendere il foglietto della celebrazione e il libretto dei canti, per pregare e per disporre il cuore e la mente a vivere bene la liturgia, con il silenzio esteriore e interiore, per leggere prima le letture e così ascoltarle quando sono proclamate.
Una seconda attenzione è circa il modo di ricevere la comunione sulle mani. Ricordo che ci si deve avvicinare al ministro alzando la mano sinistra e stendendo bene il palmo, mentre la mano destra è sotto questa. È da rispondere “Amen” (non “grazie”!) al ministro che porge l’ostia dicendo “Corpo di Cristo”; ci si sposta a lato guardando l’altare, si prende l’ostia con la mano destra e la si consuma (per i mancini si fa viceversa). Quando si è impediti nel fare ciò (uso di stampelle o bastoni, mani fasciate o non pulite…) è bene ricevere direttamente in bocca l’Eucaristia. La superficialità nel vivere questo gesto mostra poco amore verso il Signore, poca comprensione della grandezza e importanza del pane eucaristico, poca fede nel segno reale della presenza del corpo e sangue di Cristo.