La Parola del Parroco
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11 Novembre 2018
In questa ultima domenica dell’anno liturgico, in rito ambrosiano, celebrando la solennità di “Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo”, viviamo la Giornata Diocesana della Caritas e la seconda Giornata dei Poveri. La coincidenza tra la solennità e queste due Giornate è voluta: Gesù non ha altro modo di “regnare” se non quello dell’amore e della vita donata sulla croce (il suo trono!) e che in noi diventano forza di amare nella concretezza della carità, anzitutto verso i poveri. Contro la tentazione di cercare il potere di sovrastare gli altri, Gesù ci dona il potere di servire gli altri. E tutti siamo chiamati ad esercitare tale tipo di potere. Alla carità non si può abdicare lasciandola solo ai volontari delle nostre Caritas (a cui va il nostro grazie!). Ciascuno di noi deve vivere una forma di carità e ciò non è difficile se sappiamo metterci in ascolto degli altri. Infatti ciascuno di noi è chiamato a raccogliere il grido dei poveri, come ci invita papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata dei poveri di oggi (che trovate allegato a questo foglio informativo). Siamo a volti così intrappolati dentro le nostre occupazioni, ripiegati su noi stessi, che siamo sordi al grido dei poveri. Noi che ci scandalizziamo quando nessuno soccorre una persona che in mezzo ad una folla subisce una violenza – come raccontano a volte le cronache – siamo quelli che poi non si accorgono del vicino che ha bisogno di aiuto. Noi che ci commuoviamo per un cucciolo salvato dai Vigili del Fuoco, siamo gli stessi che non hanno compassione di un bambino che non può permettersi di pagare la mensa scolastica. Chiudiamo non solo orecchi, ma anche occhi e cuore. Impariamo invece dal Signore ad ascoltare il grido dei poveri, a rispondere con la nostra attenzione e la nostra presenza, a liberare chi è prigioniero di situazioni che lo rendono povero (spesso generate dalla nostra società individualista e consumistica). Ognuno di noi può fare la sua parte che può sembrare solo una goccia, ma sempre una goccia di bene.