La Parola del Parroco
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09 Settembre 2018
Ieri in Duomo il nostro Arcivescovo, mons. Mario Delpini, ha dato inizio ufficiale al nuovo anno pastorale per la nostra Diocesi. Potremmo pensare che sia come il fischio di inizio di una partita o lo sparo che dà il via alla gara con lo scatto degli atleti in una maratona. A volte infatti anche la vita di una comunità cristiana con tutte le proposte, iniziative e incontri (che costituiscono “l’attività pastorale”) pare una corsa affannosa come quelle di cui alcune famiglie si lamentano per la complessità e il vortice di impegni, soprattutto nella “gestione” dei figli. A volte sembra come il correre ripetitivo sulla pista di atletica, perché le varie attività, segnate sul calendario pastorale (a proposito: presto arriverà nelle vostre case!), possono apparire come il ripetersi per inerzia delle “stesse cose” a volte stanco e annoiato.
Raccogliamo allora la provocazione del nostro Arcivescovo, con la sua nuova Lettera Pastorale, introdotta ai Decani della nostra Diocesi con queste parole: «L’intenzione è di smentire che la comunità cristiana, nelle sue diverse forme storiche e realizzazioni istituzionali, sia assestata nella storia, adattata al mondo, preoccupata di mantenere le sue posizioni. La comunità cristiana non vive replicando il calendario delle iniziative degli anni precedenti: celebra ogni anno il mistero cristiano nell’anno liturgico, ma “nell’attesa della sua venuta”». Siamo popolo di Dio in cammino verso “l’alba serena che porrà fine alla storia. Noi l’attendiamo in preghiera…” ci fa lodare un inno della Liturgia delle Ore. Un cammino che percorre sempre vie nuove (non è un circuito chiuso), che fa incontrare sempre gente nuova sia delle generazioni che si avvicendano nella storia, sia di tutti quelli che vivono accanto a noi e che nonostante la nostra “tradizione” cristiana hanno bisogno di vedere in noi la gioiosa testimonianza di una vita secondo il Vangelo di Gesù. Buon cammino!