La Parola del Parroco

È la domenica dell'Incarnazione: la Parola si fa carne nel grembo di Maria. Contempliamo Maria, la Madre che genera al mondo il Figlio di Dio. Lo accoglie in sé per donarlo, e noi ascolteremo ancora una volta l'annuncio che stupisce e fa gioire: "Oggi per noi è nato un Salvatore!".

Tranquilli!

Il Signore Gesù nasce anche oggi. Nasce per chi gli fa spazio, per chi apre il suo cuore all'accoglienza. Non è questione di orari: nascerà anche se celebriamo la S. Messa alle ore 22.30 e non a mezzanotte, e non sarà settimino: Gesù nascerà in tutto il suo essere figlio della Vergine e figlio di Dio. Ed è comunque questa la bella sorpresa: la sorpresa vera sta nel fatto che Dio continua a visitarci, continua a volere prendere dimora in mezzo a noi, continua a voler entrare nella nostra vita nonostante le nostre piccolezze, la nostra capacità di far diventare un problema ciò che è un'opportunità e di non vedere quelli che sono i veri problemi della vita.

La vera sorpresa sta nel fatto Dio continua a cercarci e si fa trovare puntuale per chi desidera davvero accoglierlo.

Certo, ci chiede un impegno, ed è quello di "andargli incontro", come hanno fatto i pastori, come hanno fatto i Magi. Ci chiede la fatica di spostarci dai nostri comodi divani e andarlo ad incontrare lì dove lui oggi si rende presente, nel segno grande dell'Eucaristia, il pane deposto sull'altare, deposto proprio come il suo piccolo corpo era stato deposto un giorno nella mangiatoia quasi a dire: "Sono qui per diventare pane, per farmi mangiare".

Muoviamo i nostri passi verso Gesù, anche se dobbiamo affrontare qualche fatica, anche se l'orario della messa non è di nostro gradimento, anche se le nostre abitudini sono diverse .... anche se ... quante scuse!

Muoviamo i nostri passi verso Gesù e portiamogli in dono la nostra vita: senza andare e senza donare non c'è vero Natale; ma nell'andare e nel donare possiamo sperimentare la gioia dell'incontro.

Questo è il Natale: la gioia di incontrare Gesù!