La Parola del Parroco
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GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
23 Ottobre 2016
Se c'è un giorno che ci
ricorda che la Chiesa, e quindi il popolo di Dio, ciascuno di noi, deve essere
sempre "in uscita" (senza appigli di sicurezza) è proprio questa
Giornata Missionaria Mondiale. Quanti missionari, donne e uomini, sono
"usciti" dalle loro case, dalle loro famiglie, e hanno affrontato
viaggi (a volte senza ritorno), incomprensioni (a partire dalla lingua e dalle
culture diverse), fatiche di ogni genere... per che cosa? Per annunciare il
Vangelo, fedeli al mandato di Gesù: "Andate!".
Eppure ancora oggi due sono le tentazioni che sperimentiamo di fronte all'urgenza della missione.
La prima è quella di "delegare" quelli che consideriamo i "professionisti" della missione, i nostri amici missionari. Tocca a loro. Noi li sosteniamo con l'affetto, la preghiera e le nostre offerte, ma per favore, lasciamo che la missione la vivano loro!
La seconda è quella di ritenere la missione un impegno da vivere solo in quello che ancora oggi ostinatamente continuiamo a chiamare, con un tono un po' di commiserazione, il "Terzo Mondo".
A questo proposito sono almeno due le considerazioni da fare:
1. la missione è anche qui, in questa Europa, in questa nostra Comunità che per mille motivi, si "allontana" sempre più dal Vangelo;
2. il cosiddetto "Terzo Mondo" ha una infinita serie di "potenzialità" (non solo economiche da sfruttare), che certamente possono arricchire anche il nostro Occidente sazio e spesso infelice.
Viviamo la Missione! Questo potrebbe essere l'appello contenuto nella giornata che celebriamo. A cominciare dal nostro "uscire di Chiesa", non per dire: "Bene! Ho sistemato la faccenda della messa, adesso posso pensare alle mie cose", ma per sentire l'urgenza di coinvolgere nella gioia dell'incontro ogni persona che incontriamo, a cominciare dai nostri famigliari, spezzando per loro il pane della Parola ricevuto in dono nell'Eucaristia celebrata.
La Parola di Dio, se ascoltata con attenzione e convinzione, è un fuoco che non ci possiamo tenere dentro e che non ci fa stare fermi: deve essere comunicata, condivisa. E' il fuoco della missione. E' l'urgenza della missione. Ed è compito di ognuno di noi!