La Parola del Parroco
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09 Ottobre 2016
Domenica scorsa abbiamo avuto la visita del nostro Arcivescovo, il Cardinal Angelo Scola. E' stato un momento di vera "grazia", dono di Dio. E' venuto nella chiesa di San Giorgio, ma ha parlato a tutta la Comunità Pastorale, indicando dei cammini che dovremo cercare di fare nostri e di rendere attuali.
Vale la pena di riproporre "a caldo" alcune sue indicazioni, a partire dall'invito all'unità: "State camminando sulla strada della Comunità Pastorale che, se anche comporta fatiche e cambiamenti, noi continuiamo a sentire come decisiva in tempi complessi come quello attuale". Già questa espressione ci dice la direzione da prendere: non può essere che quella della "comunione" tra chiese sorelle, e ciò è ben più della semplice collaborazione, ed è ben più anche della fraternità rispettosa. E' un pensare insieme e un agire insieme per il bene della Chiesa stessa. Da questo punto di vista, la preparazione alla visita pastorale del nostro Arcivescovo che abbiamo già avviato con il Consiglio Pastorale, è un'ulteriore occasione per rendere più profondo il solco in cui seminare il seme dell'unità. Bisogna dare radici anche al cammino della Comunità Pastorale.
L'Arcivescovo, poi, rifacendosi alla Parola di Dio ha molto sottolineato la necessità della "accoglienza" in una società che lui spesso definisce di "mescolamento di razze e di popoli", una società, cioè, multiculturale. Alla presenza anche della autorità civili, in particolare dei Sindaci dei nostri due Comuni, ha poi invitato "ciascuno a tirare le sue conseguenze".
Dentro questo ampio discorso sulla accoglienza il Cardinale ha toccato tante altre tematiche che diventano per noi tante sfide da raccogliere.
La sfida educativa, in questa Europa che ha perso la sua capacità di educare. Sfida che riguarda anche ciascuno di noi, chiamati a "educarci al pensiero di Cristo" per poi seminare questo pensiero dentro ogni ambiente che frequentiamo.
La sfida della missionarietà che ci chiama a percorrere le "vie dell'umano", staccandoci anche "dai nostri campanili".
La sfida della riconciliazione in un mondo lacerato da divisioni, anche all'interno delle famiglie, non prendendo la "giustizia" come scusa per non vivere la misericordia.
La sfida della collaborazione anche con le altre Parrocchie del Decanato.
Tante indicazioni, dunque, autorevoli perché vengono
dal nostro Arcivescovo, e su cui lasciarci interpellare, come singoli credenti
e come Comunità cristiana.
L'anno che stiamo vivendo, in cui rifletteremo sul tema della Chiesa, sarà certamente illuminato anche dalle parole del nostro Arcivescovo.
L'omelia del nostro Arcivescovo sarà disponibile integralmente sul prossimo numero de "Il Venegonese"