La Parola del Parroco
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05 Giugno 2016
Con l'arrivo del mese di giugno ci sentiamo (più psicologicamente che meteorologicamente) in estate. E con l'arrivo dell'estate siamo portati a pensare alle vacanze, se non altro almeno per il fatto che chiudono le scuole e per tutti, non solo per i ragazzi, c'è una organizzazione diversa dei tempi e degli impegni. La speranza è che si possa trovare in questo periodo qualche tempo di riposo.
Riposo del corpo, per ritrovare le energie talvolta esaurite dai ritmi incalzanti della vita.
Riposo della mente, per de deporre qualche responsabilità e prendersi cura un po' delle cose che più ci stanno a cuore.
Ma c'è anche un riposo dello spirito, a cui purtroppo, qualche volta badiamo meno, eppure, soprattutto per un cristiano, c'è un riposo dello spirito che se vissuto bene è capace di illuminare anche i nostri pensieri e, perché no, anche il vero bene di tutta la nostra persona.
E che cosa sia il "riposo nello spirito" lo intuiamo tutti: è una vera e propria "immersione" in Dio, proprio come ci si immerge nella natura per goderne la bellezza, o come ci si immerge nelle acque del mare per trovare freschezza e sollievo: le vacanze sono una "immersione" nella bellezza del creato, e sono, ancor di più, una immersione in Colui che è l'origine della bellezza, il Creatore di tutte le cose.
Riposo nello spirito è prendersi cura del nostro rapporto con Dio, e come prendersi cura del corpo richiede tempo, così anche il nostro rapporto con Dio ha bisogno di tempo: il tempo dell'ascolto della sua Parola, il tempo del dialogo che permette alla sua Parola di incarnarsi nella nostra vita, il tempo della purificazione da ogni tossina spirituale che abbiamo accumulato durante l'anno anche attraverso la celebrazione dei sacramenti, perché no, anche il sacramento della Riconciliazione, magari mentre visitiamo un santuario.
Una domanda: se il tempo d'estate è tempo per noi stessi, per prenderci cura di noi stessi, perché questo tempo alla fine finisce per essere un tempo per prendersi cura di tutto, ma non del nostro spirito?