La Parola del Parroco
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29 Maggio 2016
In questa domenica dopo Pentecoste concludiamo anche la Festa del "Corpus Domini".
E' una festa bella, che se da una parte ci fa fermare l'attenzione sulla centralità dell'Eucaristia nella nostra vita, dall'altra ci dice quanto sia reale l'amore di Dio e quanto sia concreta la salvezza che ci è donata proprio per mezzo dell'Eucaristia.
E' un amore reale, quello di Dio, perché non ci salva con una parola, con una magia, ma ci salva attraverso il Corpo e il Sangue di Cristo. Non dimentichiamocelo: è il Corpo dato e il sangue versato di Cristo che ci salva. Il prezzo della nostra salvezza è il Corpo e il Sangue di Cristo!
Ed è un amore concreto, quello di Dio, perché ci raggiunge nella storia quotidiana, dentro le nostre fatiche, non per tirarci fuori dalla storia, promettendoci paradisi artificiali che hanno il sapore della evasione, ma entrando profondamente dentro la storia e risanandola dalle radici, prendendola su di sé e facendola sua, come il Buon Pastore che porta sulle sue spalle la pecora ferita.
La salvezza che Dio ci dona ci raggiunge dentro la nostra stessa umanità, ci raggiunge nei nostri corpi feriti, ed è medicina che risana. Dice Papa Francesco nella "Evangelii gaudium": "L’Eucaristia, sebbene costituisca la pienezza della vita sacramentale, non è un premio per i perfetti ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli" (n. 47).
E' tutto il nostro corpo ad essere risanato, fino al giorno in cui, con il nostro corpo, trasfigurato a immagine del corpo di risorto di Gesù, entreremo nella pienezza della vita nel regno dei cieli. E' quanto proclamiamo nell'articolo del "credo degli Apostoli" che parla di risurrezione della carne.
L'Eucaristia: il grande dono di Dio, reale, non simbolico, che risana l'umanità ferita ed è anticipo della pienezza della vita, un pezzetto di cielo incastonato come perla preziosa dentro la realtà quotidiana.
Di questa Eucaristia abbiamo bisogno, perché abbiamo bisogno dell'amore di Dio. Di questa Eucaristia abbiamo bisogno perché abbiamo bisogno di vita, quella vita buona di Gesù che è promessa e anticipo del paradiso.