La Parola del Parroco
Home > La Parola del Parroco > La Parola del Parroco del 14 Giugno 2015
Lettera alla Comunità
14 Giugno 2015
Nella settimana che si è appena conclusa abbiamo vissuto una sessione del Consiglio Pastorale, in cui abbiamo avuto modo anche di cominciare a guardare avanti, a ciò che ci attenderà nel prossimo anno pastorale.
Ma un cambiamento, su tutti, ci è doveroso comunicare, ed è la conclusione del servizio e della presenza delle Ausiliarie Diocesane nella nostra Comunità e quindi la partenza di Liliana. Il Vicario episcopale, Mons. Franco Agnesi, per necessità pastorali, ha chiesto questo sacrificio alle Ausiliarie e alla nostra Comunità. Una decisione che ne porta con sé un'altra, altrettanto significativa: quella dello "spostamento" della abitazione di don Carlo dall'oratorio di Venegono Superiore all'oratorio di Venegono Inferiore. Decisioni importanti che suscitano tanti pensieri.
Il primo pensiero, di fronte a questa nuova situazione, non può essere che di ringraziamento per le Ausiliarie, che per quasi vent'anni sono state una presenza significativa nelle nostre due Parrocchie, hanno animato i nostri Oratori e, dalla costituzione della Comunità Pastorale, hanno fanno parte integrante della Diaconìa, corresponsabili di un cammino pastorale che ha visto grandi mutamenti: la riforma della catechesi a tutti i livelli, il coinvolgimento delle famiglie nella pastorale ordinaria, l'animazione della liturgia e della carità, la visita alle famiglie con il coinvolgimento dei laici. Una presenza capillare, discreta e costruttiva. Non possiamo che dire grazie.
Il secondo pensiero è di fiducia in Dio e di obbedienza ai nostri Vescovi: non sempre comprendiamo appieno le motivazioni di alcune scelte, ma dobbiamo pensare che tutto concorra al bene dei singoli credenti e della comunità intera, anche le fatiche che siamo chiamati ad affrontare. Se perciò c'è il dispiacere per una partenza che sembra impoverire la nostra comunità, ci deve però essere anche il senso della fede che ci permette di coltivare comunque la speranza di un cammino che deve continuare con sempre nuovo slancio e determinazione.
Il terzo pensiero è un invito alla collaborazione. La mancanza di una persona consacrata a tempo pieno per la comunità a maggior ragione chiede l'assunzione di responsabilità da parte dei laici. La collaborazione dei laici nell'edificazione della comunità è una prospettiva che già il Concilio aveva messo in evidenza, ed ha un valore per se stesso. Il venir meno delle presenze di consacrati dentro una comunità favorisce e richiede il sorgere di collaborazioni laicali. Facciamoci avanti, dunque, nel metterci in gioco in prima persona, nell'offrire la nostra collaborazione lì dove la comunità ne avverte la necessità, soprattutto cioè nei "luoghi" in cui si annuncia il Vangelo. Nello stesso tempo dobbiamo rinnovare la nostra preghiera e il nostro impegno educativo perché ci siano nuove vocazioni alla vita consacrata femminile.
E' un cambiamento impegnativo, ma in ultima analisi vedo in questo sacrificio chiesto alla nostra comunità un appello a non cedere alla tentazione sterile e disgregante della lamentela, ma a ritrovarci ancor più uniti nel camminare insieme, per essere quel "popolo in cammino" che è segno della presenza di Dio nel mondo; insieme vedo anche un appello a sentirci comunque parte della Chiesa di Gesù, in qualunque posto siamo chiamati a rendere il nostro servizio e la nostra testimonianza di cristiani e di consacrati.
Accogliamo questa nuova sfida a continuare quel cammino che ci è chiesto di percorrere, che a volte ci sembra tortuoso, perché ci impone svolte repentine o perché ci sembra essere il cammino di Abramo. Accogliamo questa nuova sfida con grande fiducia nel Signore, sapendo che è Lui che guida, sostiene, accompagna il cammino della sua Chiesa.
Affidiamo in particolare il nuovo cammino che Liliana con le sue sorelle Ausiliarie intraprenderà: soprattutto per lei, questo è un momento di svolta, di cambiamento, di affidamento. La sosteniamo con la nostra preghiera, così come sosteniamo don Carlo in questo cambiamento "interno" alla comunità.
La preghiera ci unisca sempre tutti nell'accogliere e nell'obbedire alla Sua volontà.
Buon cammino, a Liliana, don Carlo, a tutta la nostra Comunità.
don Maurizio