La Parola del Parroco
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17 Marzo 2024
Venerdì prossimo, celebriamo a livello decanale, presso la chiesa di S. Stefano in Tradate, la Veglia per i missionari martiri. Questo incontro di preghiera che si tiene ogni anno tendenzialmente al 24 marzo, giorno del martirio, nel 1980, di san Oscar Romero vescovo di San Salvador nello stato di El Salvador). La Veglia, come è avvenuto negli ultimi anni, è stata preparata e sarà gestita dal Gruppo Missionario decanale, guidato da padre Raoul.
Alcune considerazioni circa questo appuntamento. Inizio proprio dal Gruppo Missionario decanale. Vede riuniti alcuni rappresentanti di quasi tutte le parrocchie del Decanato di Tradate. Per la maggior parte adulti e soprattutto anziani, molto volenterosi. Certo pochi (come purtroppo avviene in molti gruppi ecclesiali). Ciò interroga soprattutto noi che da più di un secolo ospitiamo una casa di formazione di missionari con cui maggiormente i parrocchiani di Venegono Superiore intrattengono molti rapporti. Come mai non siamo così poco sensibili al tema della missione “ad gentes”? Tra noi poi c’è chi ha vissuto anni in terra di missione e ci hanno raccontato della bellezza della loro esperienza. Perché facciamo fatica a sensibilizzare la nostra Comunità così che ci siano più animatori del Gruppo Missionario? Penso poi al Gruppo Missionario di Venegono Inferiore che si dedica a inviare vestiario e altro in varie missioni nel mondo e che organizza il mercatino per la Giornata Missionaria Mondiale. Anche in questo caso, pochi volontari anziani per lo più. Nessun altro può aiutare?
Anche per quanto riguarda la Veglia, in questi anni ho visto poca partecipazione. Eppure siamo invitati a ricordare chi ha perso la vita in nome della fede e della carità cristiana, sapendo di rischiarla in situazioni pericolose: come possiamo rimanere indifferenti? Loro hanno dato la vita per la fede e a noi pare un grosso sacrificio uscire una sera a pregare (per neanche un’ora…) tanto da scoraggiarci e rimanere a casa! Nel 2023 sono stati uccisi 20 missionari, soprattutto in Africa: 1 Vescovo, 8 sacerdoti, 2 religiosi non sacerdoti, 1 seminarista, 1 novizio e 7 tra laici e laiche. Non tutti erano propriamente “missionari” in senso stretto. Le loro storie sono quelle di “normali” battezzati e battezzate che hanno vissuto la propria fede anche come testimonianza. D’altra parte la parola “martire” significa, nella lingua greca da cui è stata tratta, “testimone”. Non hanno nascosto la loro fede; non l’hanno relegata a fatto privato; non l’hanno rinnegata per paura della morte. Lasciamoci allora provocare dalla loro testimonianza e partecipiamo alla Veglia di preghiera per loro.