La Parola del Parroco
Home > La Parola del Parroco > La Parola del Parroco del 29 Agosto 2021
29 Agosto 2021
Riprende l’edizione di questo foglio informativo domenicale con cui offriamo qualche spunto di riflessione e comunichiamo avvisi circa appuntamenti e proposte delle Comunità o della società civile oppure notizie che possono interessare. Molti ritirano la forma cartacea in chiesa, altri lo leggono nel formato digitale dal nostro sito (e tuttavia alcuni a volte lamentano di non avere notizie, di non sapere che cosa c’è o ci sarà… solo perché non lo leggono!).
Ci lasciamo alle spalle un’estate caratterizzata inizialmente da entusiasmi e ultimamente da preoccupazioni, dentro il clima di incertezze e speranze per la pandemia che perdura. Sono stati gli entusiasmi per i successi italiani in ambito sportivo sia con la vittoria agli Europei di calcio che con le numerose medaglie conquistate alle Olimpiadi di Tokyo e in questi giorni alle Paraolimpiadi. Le storie di molti campioni raccontano di sacrifici (più duri con le restrizioni anticovid) e sane ambizioni non solo nella propria specialità agonistica ma anche nella vita soprattutto di chi, straniero, è stato “adottato” dal nostro Paese e con la sua vittoria ci ha fatto sentire tutti orgogliosamente italiani. E così quel “andrà tutto bene” sventolato in giorni difficili e un po’ disperati, comprendiamo ora che è méta raggiungibile solo con l’impegno personale, fatto anche di sacrifici, e non per fatalismo; che la vittoria sulla pandemia sarà frutto della responsabilità di ciascuno non solo a fermare la corsa del virus, ma soprattutto a costruire una nuova società.
Purtroppo questa coda d’estate è segnata dai tragici eventi del terremoto ad Haiti e della presa di potere in Afghanistan da parte dei Talebani che certifica l’insuccesso del mondo occidentale nel portare pace e giustizia in quel paese. Oltre a ciò i mesi scorsi sono stati segnati da ricorrenti notizie di cataclismi spesso imputati al cambiamento (in peggio) climatico. E non si devono dimenticare guerre e azioni terroristiche di cui i giornali non parlano. Di fronte a tutto ciò ci sentiamo impotenti, capaci solo di solidarizzare con chi soffre e, come credenti, invocare l’aiuto di Dio perché i cuori si convertano e accolgano il dono della sua pace. Come per le vittorie sportive, ciascuno può fare la sua parte vincendo il male che è in se stesso per far sentire tutti orgogliosamente umani!