La Parola del Parroco
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22 Novembre 2015
Giovanni Battista è il protagonista di questa II domenica di Avvento: è voce che grida nel deserto, che invita alla conversione, che annuncia la speranza di un mondo nuovo.
Voce che grida nel deserto: il deserto è il nostro cuore quando non ascoltiamo la Parola di Gesù. Ma se dovessimo davvero ascoltare la sua Parola, allora il deserto del nostro cuore fiorirebbe di vita nuova. Purtroppo le voci che più vengono diffuse dai megafoni di una informazione distorta sono quelle dei profeti di sciagure, contrarie al Dio della vita e che vuole la vita per i suoi figli. Questo tempo di avvento è anche tempo per ascoltare Gesù e i profeti del mondo nuovo.
L'invito alla conversione. Prima che un elenco di leggi da rispettare l'invito alla conversione è una proposta di vita buona, la vita buona dei figli di Dio. E' nel sentirci tutti figli, amati dallo stesso Padre che è nei cieli, che riconosciamo il dono che rinnova la nostra vita e la vita del mondo. Non c'è vera novità, non c'è rinnovamento del mondo senza conversione. I fatti tragici che stiamo vivendo in questi giorni sono più un richiamo alla conversione che alla vendetta, un richiamo al rinnovamento personale più che alla applicazione della legge del taglione.
La speranza di un mondo nuovo.
Non c'è speranza dove c'è paura, e noi dobbiamo rifiutare quella paura che molti cercano di seminare, magari semplicemente per qualche interesse personale.
Non c'è speranza dove c'è chiusura, perché ogni chiusura ci impedisce di scrutare l'orizzonte, e soprattutto di permettere al Signore che viene di entrare nella nostra vita.
Non c'è speranza dove c'è inerzia e rassegnazione: ci condanniamo a rendere sterili i talenti che Dio ci ha dato, non solo per noi stessi, ma per il bene di tutti. Il Signore, invece, ci vuole collaboratori nella sua vigna per offrire ad ogni uomo la sua Parola di salvezza.
Ascoltiamo la voce di Giovanni Battista. Oggi, forse, si chiama anche Papa Francesco; la sua può sembrare una voce isolata, fuori dal coro delle Cassandre annunciatrici di morte. E' certamente però la voce di un profeta.