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Auguri don Carlo!
06 Maggio 2018
Dieci anni di sacerdozio. È un traguardo significativo per te don Carlo che oggi festeggiamo (e festeggeremo a Venegono Superiore domenica 3 giugno). Come a volte faccio, ho cercato nella Bibbia un riferimento a questo arco di tempo di “dieci anni”. Nella Genesi si racconta che Sara, moglie di Abramo non riuscendo a dargli un figlio, “al termine di dieci anni da quando Abram abitava nella terra di Canaan” gli diede in moglie la sua schiava, Agar. Abramo così cercò di dare compimento alla promessa di Dio di avere un figlio attraverso un “escamotage” tutto umano che certo ha il suo effetto (Agar darà un figlio ad Abramo, pienamente legittimo) ma che non è esattamente quello che Dio ha promesso: il figlio avuto da Agar non è il vero figlio della promessa che, come sappiamo, sarà invece Isacco, che Sara partorirà.
Dopo dieci anni di ministero può sembrare che le promesse di Dio non si siano ancora del tutto realizzate per te, quelle promesse che ti hanno portato a dire con entusiasmo “Sì” alla chiamata del Signore. “Fare il prete”, il tuo cammino personale di fede vissuta nella novità del sacerdozio, le situazioni che hai incontrato, le persone che si sono messe al tuo fianco forse non sono state proprio quelle immaginate, sognate e desiderate preparandoti al presbiterato. Come per Abramo, può nascere la tentazione di trovare un “escamotage” per vivere il tuo essere prete.
E allora celebrare questo decennio, può essere occasione per rinnovare la tua fiducia nella promessa di Dio per te. E soprattutto per confermare quello che tu e i tuoi compagni avete detto alla Diocesi presentandovi nel 2008 con lo slogan: “Portate nel mondo la speranza di Dio!”. Anche questo piccolo mondo che è la nostra Comunità Pastorale di Venegono ha bisogno della speranza di Dio che vince la rassegnazione e la sfiducia di fronte alle grandi sfide a cui è chiamata nel vivere la missione di annunciare il Vangelo. Ha bisogno della speranza di Dio per credere nelle sue promesse di bene, anche se non si vedono immediatamente i frutti maturi dopo tanto lavoro di semina attraverso le molte attività pastorali, tra cui quelle per i ragazzi e i giovani per i quali stai spendendo maggiormente le tue energie.
Ti auguriamo, caro don Carlo, di essere in mezzo a noi la speranza di Dio!
Don Roberto